Petizione all’FDA per il ritiro dal mercato dei contraccettivi orali di terza generazione per la più alta incidenza di trombosi venosa.
Public Citizen, un’organizzazione di consumatori statunitense, ha inviato una petizione all’FDA ( Food and Drug Administration ), chiedendo il ritiro dal mercato dei contraccettivi orali di terza generazione, a base di Desogestrel, a causa di un aumento, di quasi 2 volte, del rischio di trombosi venosa, e mancanza di evidenza clinica rispetto agli anticoncezionali orali di seconda generazione.
Negli USA i contraccettivi di terza generazione, contenenti Desogestrel sono: Desogen, Mircette, Velivet, Apri-28, Kariva, Ortho-Cept, Reclipsen, Cyclessa.
Nel periodo novembre 2005 – ottobre 2006 si stima che negli Stati Uniti ci siano state 7,5 milioni di prescrizioni di contraccettivi orali di terza generazione.
Secondo Public Citizen ci sarebbero 30 casi di trombosi venosa per ogni 100.000 utilizzatrici di contraccettivi orali di terza generazione per anno, contro i 15 casi per ogni 100.000 utilizzatrici di contraccettivi orali di seconda generazione.
La trombosi venosa si manifesta generalmente nelle estremità inferiori, ma può anche presentarsi a livello addominale, cerebrale, e delle estremità superiori.
I sintomi della trombosi venosa sono: dolore, gonfiore e rossore nelle aree interessate.
La complicanza potenzialmente letale della trombosi venosa è rappresentata dall’embolia polmonare.
Oltre al rischio di embolia polmonare fatale la trombosi venosa contribuisce a significativa disabilità funzionale, tra cui la sindrome posttrombotica.
I contraccettivi orali di combinazione contengono un estrogeno ed un progestinico.
I contraccettivi orali di II e III generazione differiscono nella loro componente progestinica.
I contraccettivi orali di terza generazione contengono Desogestrel o Gestodene, mentre i contraccettivi di seconda generazione contengono Norgestrel, Levonorgestrel, Norgestimato o Noretindrone.
I contraccettivi orali di terza generazione sono stati sviluppati nel corso degli anni 80 con l’obiettivo di ridurre gli eventi avversi androgenici, come irsutismo ed acne.
L’impiego dei contraccettivi orali combinati sono stati associati ad un aumentato rischio di trombosi venosa, e tre indipendenti studi, pubblicati nel dicembre 2005, hanno concluso che i contraccettivi orali di terza generazione presentano un rischio, aumentato quasi di 2 volte, di trombosi venosa.
Uno studio caso-controllo, compiuto in Nuova Zelanda, ha mostrato un rischio di embolia polmonare aumentato di 5,1 volte nelle donne che facevano uso dei contraccettivi orali a base di Levonorgestrel, rispetto alle donne che non facevano uso di pillole contraccettive. Nelle donne che invece avevano assunto contraccettivi orali a base di Desogestrel o Gestodene, il rischio era 14,9 volte maggiore.
Secondo gli Autori dello studio, un’alta mortalità in Nuova Zelanda può essere parzialmente dovuta all’ampio uso dei contraccettivi di terza generazione, che sembrano essere associati ad un più alto rischio di tromboembolia venosa rispetto ai più vecchi contraccettivi.
Inoltre, l’FDA ha riconosciuto che i contraccettivi orali di terza generazione non presentano benefici clinici rispetto ai contraccettivi orali di seconda generazione.
In Italia i contraccettivi a base di Desogestel sono: Mercilon, Planum, Practil 21, Securgin; mentre quelli con Gestodene sono: Arianna, Estinette, Fedra, Ginoden, Harmonet, Minesse, Minulet. ( Xagena2007 )
Fonte:
1) Public Citizen, 2007; 2) Guida all’Uso dei Farmaci, 2005
Gyne2007 Farma2007 Cardio2007
XagenaFarmaci_2007
Indietro
Altri articoli
Edoxaban per 12 mesi rispetto a 3 mesi nei pazienti affetti da tumore con trombosi venosa profonda distale isolata: studio ONCO DVT
La durata ottimale della terapia anticoagulante per la trombosi venosa profonda distale isolata nei pazienti affetti da tumore è clinicamente...
Incidenza e prognosi della trombosi venosa superficiale durante la gravidanza e il periodo post-partum
L'incidenza della trombosi venosa superficiale ( SVT ) delle gambe e il conseguente rischio di tromboembolia venosa durante la gravidanza...
Sopravvivenza dopo trombosi venosa correlata al cancro: Scandinavian Thrombosis and Cancer Study
I pazienti con tumore hanno un rischio maggiore di sviluppare tromboembolia venosa ( VTE ) e questa combinazione risulta in...
Terapia anticoagulante per la trombosi venosa splancnica
Mancano prove solide sulla gestione ottimale della trombosi venosa splancnica ( SVT ). È stata condotta una meta-analisi per valutare...
Trattamento con Rivaroxaban per 6 settimane rispetto a 3 mesi nei pazienti con trombosi venosa profonda distale isolata sintomatica
Sono stati confrontati due diverse durate di trattamento con Rivaroxaban ( Xarelto ) nei pazienti con trombosi venosa profonda distale...
Rischi di trombosi venosa profonda, embolia polmonare ed emorragie dopo Covid-19
È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi...
Predittori di trombosi venosa ricorrente dopo trombosi venosa cerebrale: analisi dello studio ACTION-CVT
La trombosi venosa cerebrale ( CVT ) è una causa rara di ictus con un rischio di recidiva di quasi...
Calze elastiche compressive da 25 mm Hg contro 35 mm Hg per prevenire la sindrome post-trombotica dopo trombosi venosa profonda: studio CELEST
La forza ottimale della compressione necessaria per prevenire la sindrome post-trombotica ( PTS ) dopo una trombosi venosa profonda (...
Trombosi venosa cerebrale dopo la vaccinazione contro il COVID-19 nel Regno Unito
Una nuova sindrome di trombocitopenia immune trombotica indotta da vaccino ( VITT ) è emersa come un raro effetto collaterale...
Convulsioni tardive nella trombosi venosa cerebrale
Sono stati esaminati l'incidenza, le caratteristiche, il trattamento e i predittori di crisi epilettiche tardive dopo trombosi venosa cerebrale, e...